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Tappeto di segatura

a cura di Ass.ne Tappeti di Segatura di Camaiore


dal 27 marzo al 6 aprile - Chiesa Collegiata, piazza S. Bernardino

















Marcellino Bonuccelli, ma per tutti Marcellino, nasce figlio d'arte della pittrice Marta Livi, famosa per le sue maternità, dolci e frammentate in tratti curvi come il suo pensiero. Marcellino si distacca con il tempo, verso la trentina, dallo stile che ha vissuto fin da piccolo, per dedicarsi a figure antropomorfiche o di animali a lui cari. Il suo mondo sofferente e rovesciato diviene così onirico e sognante seppur sempre crudo in certi particolari di pensiero. Nato l'8 dicembre 1964, da subito mostra uno spiccato senso di libertà e coraggio: tipiche le sue corse con i trampoli non meno della generosità e dell'estro. Parecchie mostre lo hanno gratificato sia in città al Palazzo Tori alla fine degli anni '90 che prima a Pietrasanta e Viareggio alla Torre Matilde. Le sue personali erano ritrovi di amici ed artisti che univano alla curiosità l'affetto per la persona, in queste occasioni schiva, ma di carattere. Marcellino era come il suo Arlecchino ed anche come il Cristo: credeva e amava in maniere molteplici come ama chi sa perdonare sempre. Non a caso poi Camaiore lo ha sempre ricordato dopo la prematura scomparsa in montagna: un caso tragico che ci ha sconvolto. Come ogni archetipo, il suo Cristo vive pur e dopo la morte, limite solo umano. A Marcellino, nell'occasione di questa Triennale, dedichiamo il pensiero di Papa Francesco: “Dio mai si stanca di perdonarci. Mai. Il problema è che noi ci stanchiamo di chiedere perdono.”

Isabella Piaceri

Il Cristo - Omaggio a Marcellino