Un elemento unico e identificativo della Triennale di Camaiore
Il termine "cincindelloro" deriva dal latino cincinnus (riccio, anello di capelli), passato in italiano antico come cincinno, cincinnolo (lo troviamo anche nella Divina Commedia di Dante Alighieri).
Da cincinno deriva il diminutivo cincinnello, per traslitterazione divenuto cincindello.
Da questo infine per aggiunta del suffisso - oro tipico dell'antico dialetto camaiorese il sostantivo si trasforma in cincindelloro (i nostri avi dicevano cunigliori, bambori, ecc. non conigli).
Del resto come si può vedere il cincindelloro assomiglia proprio a un ricciolo di capelli. E come succede nel caso del motore una parte ha assunto il significato del tutto (es. i ragazzi vanno a giro col motore, intendendo con questo sostantivo la motoretta).
Prof. Renato Bonuccelli
Artigianalmente, uno ad uno. Un’attività certosina, raccontata in questo video, che vede elementi poveri come il sughero, il ferro e uno stoppino, acqua e olio, che, combinati assieme, andranno a creare un effetto scenico eccezionale.
Per le dritte vie del mio paese
ferve il lavoro de la luminara
uomini, donne su le scale, a gara
ornan di lumi case, ville, chiese.
E' notte: sembra che una gran fiammata
avvolga ne l'incendio Camaiore,
mentre da lungi, nel velato albore
di mille faci, splende la vallata.
Nel notturno bagniore alzano arditi
i campanili la lor mole bruna
quasi percossi da chiaror di luna
sui colli di castagni rivestiti.
Scendon dal monte al pian le forosette
mischiandosi al brusio de' cittadini
stupite al luccichio dei lampanini
disposti ad arte sopra seree vette.
Per le vie, per le piazze e su la torre
qual ne la notte subito baleno
che si diffonda per il ciel sereno,
di luce un fiume tremolante scorre.
Ondosi lungo le affollate vie
suoni e canti salir fino a le stelle:
si muove il palco folto di fiammelle
seguito dal fervor di turbe pie.
Nel gelo de la morte, a' piè del colle
dove si aderge il simbol de la croce,
posa Gesù: senza respiro e voce,
stan le pie donne con il ciglio molle.
E un cantico si scioglie lento lento,
or con acute, or con sommesse note,
scotendo il petto a l'anime devote
ne la notte serena e senza vento.
Pietro Parducci (1875 - 1957)
tratta da "Storia di Camaiore" di Pier Paolo Dinelli
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